Sindaca salvaguardi la retribuzione dei lavoratori nei servizi e garantisca sostegno agli utenti, invece di diffondere fake news
Ci rammarica notare ancora una volta che all’attivismo “social” della Sindaca, spesso portatore di notizie false prese da siti poco attendibili, non corrisponde una adeguata azione amministrativa di cui, insieme alla Giunta, è politicamente e giuridicamente responsabile. Così accade che mentre la Sindaca “discute” di strampalate ipotesi di riapertura delle attività sui social, preoccupandosi della tenuta economica e sociale del paese, l’azione amministrativa territoriale latita completamente rispetto a ciò che le è di diretta competenza.
In data 07 Aprile (!) è stato approvato un Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio, Anci-Lazio e soggetti sindacali su servizi educativi, sociali e sociosanitari in cui soggetti gestori e le parti sociali s’impegnano di rendere operative ed accompagnare le disposizioni previste dalle norme previste nel contesto regionale laziale, nell’obiettivo primario e comune di individuare protocolli condivisi per mettere in atto forme di sostegno concreto alle famiglie e gli utenti in un momento di sospensione dei servizi e delle attività assistenziali, educative, di socializzazione e cura e di salvaguardia del massimo della retribuzione contrattuale dei lavoratori operanti nei servizi;
In particolare, attraverso una interrogazione presentata da Dario Rose nei giorni scorsi, abbiamo sollecitato l’Amministrazione ad attivarsi presso i gestori del servizio (i.e. A.S.P.) per assicurare la corresponsione del 100% della retribuzione contrattuale dei lavoratori nell’integrale rispetto dei Contratti Collettivi Nazionale del Lavoro applicati, nei casi in cui applicando il “vuoto per pieno“ vengano riconosciuti agli enti gestori il 100% dei corrispettivi. Fermo restando che, nei casi in cui i servizi prevedano una compartecipazione degli utenti e quindi i corrispettivi erogati secondo modalità “vuoto per pieno” discostano dal 100%, con un minimo di 80%, le parti firmatarie il detto Protocollo d’Intesa dovranno attivare entro tre giorni, un tavolo di confronto per trovare le necessarie soluzioni al fine di assicurare il massimo della retribuzione e, sino alla chiusura del tavolo di confronto, non potranno essere attuate soluzioni unilaterali, che scendano al di sotto del massimo.
Diritti in Comune invita l’Amministrazione comunale a parlare meno e ad agire tempestivamente per l’attuazione di tutte le misure previste nel Protocollo d’Intesa per far fronte alle nuove esigenze insorte a seguito dell’emergenza coronavirus, riorganizzando i servizi e le relative attività in funzione dei nuovi e diversificati bisogni della comunità locale, garantendo nel contempo la piena continuità salariale dei lavoratori che attualmente non risulta assicurata. Da questo punto di vista, ci aspettiamo che venga immediatamente coinvolto il soggetto gestore dei servizi, Società partecipata ASP S.p.A., che ricordiamo opera in regime di housing providing e soggetta quindi a controllo analogo da parte del Comune.