L’Ostello è patrimonio pubblico! Operazione immobiliare di ASP per farne una RSA è fuori dalle sue competenze
L’Ostello del Casale dei Monaci appartiene al patrimonio di Ciampino eppure l’ASP ne programma il futuro con un’operazione immobiliare e l’Amministrazione Comunale – alla faccia di urbanistica partecipata e dal basso – esclude da questa importante decisione cittadini e Consiglio Comunale.
I fatti. Pochi giorni fa ASP chiedendo il rinnovo della concessione all’uso dell’immobile – impegnato dal 2015 come centro di assistenza ai rifugiati – ha affidato ad una società specializzata la delega per una valutazione preliminare di un piano per la traformazione dell’edificio comunale, a seguito di “contatti con importanti gruppi imprenditoriali nel settore delle Case di Cura e RSA”.
L’ASP è per il 99% del Comune e la sua gestione ha concorso a determinare il dissesto del Bilancio dell’Ente. Ora, dopo la modifica del suo Statuto – operata la scorsa estate dalla maggioranza, con la scusa della riapertura urgente della piscina comunale – la partecipata, come la consorella Ambiente, si muove ormai liberamente sul mercato come un’azienda privata, anche su beni temporaneamente concessi, fuori dalle proprie competenze e senza alcun mandato. Eppure, al momento della stipula dell’ultima concessione scaduta nel dicembre scorso, i canoni di locazione risultavano inevasi dall’ASP per più di 100mila euro e siamo ancora in attesa di sapere se esiste, e nel caso a quanto ammonta, una situazione debitoria delle due partecipate nei confronti dell’Ente.
Diritti in Comune intende difendere uno dei pochi spazi pubblici, inserendolo nel contesto del Parco Pubblico del Muro dei Francesi. Chiediamo ai cittadini e alle forze politiche di farsi carico di una nuova battaglia per impedire che un Bene Comune, ancora in mano pubblica, venga destinato alla realizzazione di un business privato, la cui utilità per la cittadinanza è tutta da dimostrare.
Chiediamo alla Sindaca, agli assessori competenti e alla dirigenza ASP di venire a relazionare urgentemente in Consiglio comunale, il luogo deputato al dibattito politico, dove vanno discusse e votate le decisioni che riguardano il patrimonio pubblico della città.