Ponti di Morena, la Sindaca nasconde supermercato e fast-food
Nel comunicato che descrive gli interventi per la cosiddetta zona G5 (l’area presso i ponti di via Morena) la Sindaca si loda per i risultati raggiunti ma nasconde gli immensi interventi che sono stati concessi ai privati e che condizioneranno pesantemente tutto il comparto. Ciò che la Sindaca non dice infatti è che nell’area saranno realizzati due grandi complessi commerciali, un supermercato e un fast-food. Con i loro volumi invadenti e con i loro raggi di influenza questi edifici saranno attrattori di traffico e non certo riduttori. I due grandi parcheggi pubblici di cui parla il comunicato, dotati di centinaia di posti e colonnine di ricarica elettrica, probabilmente saranno quelli che la legge prescrive a disposizione dei due complessi commerciali e quindi non ci saranno aumenti e altre disponibilità per i cittadini. La realizzazione degli interventi privati sembra essere l’elemento trainante per l’assetto dell’area e non certamente la sistemazione di servizi pubblici, che vengono realizzati in spazi minimi e di risulta.
Senza contare che si tratterebbe dell’ennesima sconfitta per il commercio al dettaglio ciampinese. Negli ultimi anni il tessuto del piccolo commercio, qui come altrove, è stato devastato. La crisi economica e i mesi di lockdown hanno ulteriormente eroso i bilanci dei piccoli negozi di prossimità. Nessun centro cittadino può permettersi la perdita delle piccole attività commerciali, spesso a gestione familiare, sostituendole con quelle della grande distribuzione, solitamente accompagnate da contratti di lavoro precari. Questo quadro allarmante viene completato da una nota catena di fast-food, l’ennesima e la più vicina ad un centro cittadino di tutta l’area dei Castelli, che non solo produrrà effetti sul traffico e sulla vivibilità dei quartieri circostanti, ma rappresenta l’ennesima erosione di una cultura dell’alimentazione lenta e sana sul nostro territorio.
Le piste ciclabili definite bio-vie, unico risultato finora ottenuto dal tanto sbandierato piano per la rigenerazione urbana, sono ancora nelle stanze del Comune, ignorando le proposte di cittadini e associazioni e avviando solo un confronto con i grandi interessi sul territorio, comprese le cooperative delle zone C. Infine l’ampia area verde tanto decantata dalla Sindaca, sarà realizzata su triangoli di terreno, ritagliati e separati tra rotatorie e asfalti di strade e parcheggi. Sarà grande solo qualche centinaio di metri quadri, altro che bosco urbano! L’urbanizzazione del comparto G5 appare quindi in primo luogo subordinata agli interessi e alle bramosie di profitto dei privati. Ancora una volta l’intervento pubblico sarà marginale, senza una programmazione e una visione per lo sviluppo della città, nelle sue parti e nel suo complesso, che comprenda in primo luogo la necessità di realizzare, aumentare e garantire pienamente i servizi pubblici per i cittadini.