Dai Centri Anziani alle “Case di Quartiere”: la nostra proposta
“Una città è connotata dalla presenza di spazi comuni, pubblici. Diritti in Comune intende aprire la discussione su un progetto politico puntuale, mirato alla pianificazione collettiva, con l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini di Ciampino in tempi brevi una serie di spazi pubblici necessari alla città”. E’ quanto dichiara in una nota la coalizione ciampinese, in merito alla proposta di un percorso amministrativo, già da qualche tempo discussa dal basso con alcuni attori sociali del territorio che hanno dimostrato il proprio interesse, per la realizzazione di Case di Quartiere. Si tratterebbe, prosegue Diritti in Comune, “di spazi pubblici intergenerazionali che facilitino l’incontro tra i cittadini e diano vita ai quartieri della città: degli spazi aperti, flessibili, a disposizione di realtà variegate, nei quali sperimentare forme di gestione collaborative”.
“Le Case del Quartiere, come sperimentato in altre grandi città italiane ed europee, potranno essere spazi di comunità ad uso pubblico, capaci di offrire ai cittadini occasioni di incontro attraverso sportelli sociali, laboratori di generazione e fruizione di attività culturali dove organizzare e offrire servizi e iniziative utili al quartiere, alla città e al territorio. Servono dei luoghi pubblici (come messo in evidenza nel corso dell’anno appena trascorso dall’emergenza sanitaria e sociale determinata dall’epidemia da Covid 19) dove superare le politiche settoriali e raggiungere il cittadino, specie chi vive situazioni di fragilità, mettendo in comunicazione il centro della città e periferie: risulta fondamentale poter raggiungere capillarmente tutti coloro che, pur essendo in difficoltà, non hanno manifestato la volontà o la capacità di esplicitare una richiesta di aiuto; servono degli spazi e per contrastare le nuove forme di solitudine, facilitando, stimolando e attivando esperienze di cittadinanza attiva”.
“L’avvio di un percorso possibile: partiamo dagli spazi esistenti. L’obiettivo – prosegue la nota – può essere avviato trasformando gli attuali Centri Anziani, ereditando il loro radicamento territoriale e la loro decennale esperienza, in Case di Quartiere. Risultano dotati di locali pubblici i Centri Anziani nei quartieri di Folgarella, Parco Aldo Moro, via Fratelli Wright. La trasformazione in Case di Quartiere può compiersi attraverso un processo evolutivo, di continuità e riprogettazione. L’iter amministrativo per la costituzione delle Case di Quartiere non può che partire dai Centri Anziani esistenti, valorizzando ove possibile la pregressa organizzazione, il ruolo dei Comitati di Gestione e preservandone il ruolo sociale, facilitandone così la transizione verso il nuovo modello organizzativo. Il modello attuale dei Centri Anziani, incentrato su cittadini accomunati dal dato anagrafico, ha mostrato nel tempo tutti i suoi limiti (soprattutto durante l’emergenza sanitaria e sociale in corso) e si offre ad una riprogettazione complessiva.
“Negli anni il campo d’intervento dei Centri Anziani si è via via ristretto, facendosi sempre più settoriale e impermeabile, con pochi riflessi (se si escludono avvilenti rapporti clientelari col referente politico di turno) sulla città e sui quartieri. Se alcuni Centri Anziani della città sono riusciti in qualche modo a rispondere alle esigenze di socializzazione della terza età e, in piccolo, a quelle di autorappresentative tramite le micro élite che esprimono tramite i loro organismi dirigenti interni, in altri gli stessi piccoli gruppi di potere hanno indirizzato i Centri Anziani verso preoccupanti derive gestionali che hanno prodotto una sorta di privatizzazione degli spazi pubblici loro assegnati. La trasformazione in Case di Quartiere degli spazi pubblici assegnati ai Centri Anziani è l’occasione iniziale per sviluppare collettivamente la dimensione pubblica della città di Ciampino”.
“La costituzione delle Case di Quartiere – conclude la coalizione – avverrà attraverso una co-progettazione ex novo cui dovranno contribuire tutti i soggetti interessati: i Comitati di Quartiere, i Centri Anziani, la Pro Loco, le associazioni iscritte nell’elenco comunale delle associazioni di promozione sociale, rappresentanti del Forum del Terzo Settore, le forze politiche interessate, soggetti senza scopo di lucro e gruppi informali di cittadini. A tutti costoro Diritti in Comune, aprendo la discussione sul progetto, indirizza la proposta e una base di lavoro per il regolamento comunale delle Case di Quartiere”. Anche per questo, la coalizione sta organizzando un’assemblea pubblica per il prossimo 16 aprile, da verificare nei modi concessi dall’evolversi della situazione Covid, per discutere con le realtà interessate alla proposta.