Negli ultimi anni il tessuto del piccolo commercio a Ciampino, come altrove, è stato devastato. La crisi ha colpito i piccoli negozi di prossimità che da sempre hanno avuto un ruolo fondamentale per la vivibilità dei centri urbani piccoli e grandi. A Ciampino gli effetti di questo fenomeno generale è stato particolarmente sentito perché fino a pochi anni fa il centro cittadino era un vero e proprio centro commerciale “diffuso” che attraeva anche l’interesse delle aree confinanti e rendeva particolarmente vivace ed attiva l’economia locale. Economia locale che è stata grandemente danneggiata dal doppio effetto della crisi e della contemporanea apertura di un numero elevato di grandi centri commerciali sia nel territorio comunale che nei comuni confinanti. A nostro parere nessun centro cittadino può permettersi la perdita, preziosa anche per la vita comunitaria, del ruolo fondamentale che giocano in tal senso i negozi di prossimità ed è necessario attuare politiche che contrastino la tendenza delineata negli ultimi anni. Politiche che dovrebbero prendere corpo a livello nazionale e regionale, ma che potrebbero essere aiutate anche da interventi locali, almeno relativi ad agevolazioni burocratiche-organizzative, ma anche tariffarie da definire, nella compatibilità delle scarse risorse, con le categorie interessate.
Il depauperamento di insediamenti produttivi che ha subito l’intero territorio comunale è iniziato molto tempo prima della situazione riscontrata per le attività commerciali. Va constatato che ormai gli insediamenti lavorativi più numerosi riguardano solo attività terziarie come il Comune, la Asl e ciò che fa capo alle fs. L’ultimo insediamento produttivo forte di 350 unità lavorative (la tipografia Spada) ha chiuso i battenti circa 15 anni fa abbandonando sul territorio un’area tutta da sanare. Ma è tuttora attiva un’area ai confini Nord, contigua con una analoga area a Gregna nel territorio del Municipio di Roma, dove sono presenti attività artigianali piccole ma molto specializzate, e attività di stoccaggio e grande distribuzione economicamente molto dinamiche. È indispensabile attivare un piano concordato con il contiguo Municipio romano per risanare e razionalizzare l’area che negli anni è sorta pressoché spontaneamente. Una razionalizzazione che certamente, risolvendo evidenti problemi logistici, legati anche alla separazione amministrativa, potrebbe dare impulso a tutta l’area.
Il depauperamento di insediamenti produttivi che ha subito l’intero territorio comunale è iniziato molto tempo prima della situazione riscontrata per le attività commerciali. Va constatato che ormai gli insediamenti lavorativi più numerosi riguardano solo attività terziarie come il Comune, la Asl e ciò che fa capo alle fs. L’ultimo insediamento produttivo forte di 350 unità lavorative (la tipografia Spada) ha chiuso i battenti circa 15 anni fa abbandonando sul territorio un’area tutta da sanare. Ma è tuttora attiva un’area ai confini Nord, contigua con una analoga area a Gregna nel territorio del Municipio di Roma, dove sono presenti attività artigianali piccole ma molto specializzate, e attività di stoccaggio e grande distribuzione economicamente molto dinamiche. È indispensabile attivare un piano concordato con il contiguo Municipio romano per risanare e razionalizzare l’area che negli anni è sorta pressoché spontaneamente. Una razionalizzazione che certamente, risolvendo evidenti problemi logistici, legati anche alla separazione amministrativa, potrebbe dare impulso a tutta l’area.