Appalti ASP, serve trasparenza. Esercitiamo dovere di vigilanza sulla partecipata comunale

 

C’è un deficit di legalità e trasparenza negli appalti di ASP spa? E’ presto per poterlo affermare con certezza ma, da un monitoraggio di Diritti in Comune sulle attività di acquisizione di lavori, beni, servizi e forniture effettuate dalla partecipata comunale ASP spa nel triennio 2018/2020, temiamo che la risposta non possa essere che affermativa.

Innanzitutto portiamo all’attenzione della nostra comunità ciò che riteniamo un evidente conflitto d’interessi dell’Amministratore Unico di ASP Spa; il Dott. Accolla, infatti, oltre a essere dall’inizio 2019 alla guida dell’Azienda, ricopre contemporaneamente la carica di Vice Presidente della Confservizi Lazio. Questa è un’Associazione di soggetti Pubblici e gestori di servizi pubblici locali, nel cui Statuto (all’art. 1 comma 1) espressamente si indica che ‘Svolge la propria attività senza scopo di lucro’. A questa Associazione l’Amm.re Unico Accolla, con propri provvedimenti e in apparente assenza di un necessario preventivo confronto concorrenziale con altri operatori economici, avrebbe affidato (risultando paradossalmente e simultaneamente affidante e affidatario) appalti di servizi per alcune centinaia di migliaia di euro che, dalle prime evidenze, appaiono non propriamente in linea con il Codice degli Appalti e frutto di una sorta di consolidato monopolio di settore.

Nelle attività negoziali dell’ASP spa, inoltre, abbiamo potuto riscontrare alcuni elementi preoccupanti: un utilizzo troppo disinvolto del metodo dell’affidamento diretto, con lo sforamento, in un caso, della soglia massima consentita dal Codice degli Appalti in vigore, nonché una disattenzione nell’obbligo di applicare il principio di rotazione tra gli operatori economici beneficiari degli appalti. Ad esempio, analizzando le procedure di gara per gli acquisti dei farmaci, affidate alla Confservizi Lazio, riscontriamo, rispetto agli importi a base d’asta delle forniture, costi stratosferici del servizio di espletamento delle procedure di gara. Parliamo di diverse centinaia di migliaia di euro, di gran lunga superiori, ad esempio, rispetto alle condizioni economiche praticate dalla Stazione Unica Appaltante della Città Metropolitana di Roma Capitale cui aderisce il Comune di Ciampino e che – pur se posti a carico degli aggiudicatari – potrebbero comunque riflettersi negativamente sui costi aziendali di approvvigionamento per ASP. Tutto questo sembra apparire in aperto contrasto con gli orientamenti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Al caso si aggiunge la singolare designazione, come Presidente della Commissione aggiudicatrice di una di queste gare d’appalto di farmaci, dell’ex Direttore Generale del Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto – Difesa idraulica della Città di Venezia (sistema MOSE) – cioé di un ingegnere idraulico per la quale, a meno che si tratti di un increscioso caso di omonimia tutto da verificare, francamente ci sfugge ogni logica a supporto della scelta adottata dall’ Amm.re Unico.

Registriamo inoltre affidamenti di numerose consulenze a società esterne che, per materia inerente e considerati i livelli professionali molto alti dichiarati nei curricula pubblici degli attuali “manager” al vertice di ASP spa, potevano – anzi dovevano – essere evitati, visti i rilevanti costi che ricadendo sull’Azienda rischiano di comprometterne la stabilità economico-finanziaria. Infine, dall’analisi delle poche gare effettuate con un vero “confronto concorrenziale”, l’esito sembrerebbe figurare, a volte, scontato fin dal principio, spesso con ribassi d’asta talmente esigui da rivelarsi antieconomici per l’Azienda.

Con la massima prudenza, che il delicato tema impone, nei prossimi giorni approfondiremo la materia, effettuando i dovuti accessi agli atti in ASP spa. Vogliamo esercitare i diritti garantiti ai Consiglieri comunali dal TUEL e dal vigente Regolamento comunale che, con chiarezza, si estendono alla documentazione di tutte le Aziende partecipate del Comune di Ciampino, ricordiamo di proprietà di tutti i cittadini e contribuenti.