Bilancio Consolidato: I conti peggiorano, la città merita risposte e trasparenza
Abbiamo votato contro il bilancio consolidato perché il quadro economico finanziario dell’ente e delle aziende partecipate A.S.P. e Ambiente è in peggioramento nel 2019. Aumenta l’indebitamento netto (+30 milioni di euro), il conto economico è fortemente negativo (da + 4 Mln del 2018 a -24 Mln nel 2019) mentre diminuisce anche il patrimonio netto. Il tutto si registra senza aver visto interventi nella città che giustifichino in qualche modo questa tendenza. Se questo è accaduto nel 2019, tremiamo di fronte ai numeri che avremo nel 2020″.
Abbiamo inoltre più di un dubbio sullo stato di salute delle aziende partecipate, sul quale il controllo del Consiglio comunale è completamente assente da inizio legislatura. Abbiamo più volte raccontato delle fatture A.S.P. per interessi moratori che non sono state riconosciute dall’ente come noi sostenevamo da più di anno. Queste causeranno uno squilibrio passivo nei conti aziendali, dopo aver contribuito a determinarne un attivo nei risultati di esercizio nel 2018 e nel 2019.
Una nota speciale la merita la situazione di Ambiente: la Giunta il 20 ottobre delibera la rimozione del Presidente Matturro e nelle motivazioni c’è un intero capitolo dedicato ai problemi di bilancio relativi al 2019, definito inattendibile e in peggioramento. Un mese e 10 giorni dopo ci presentano questo rendiconto e nella relazione dell’Assessore non c’è una parola sullo stato di salute dell’azienda né viene data alcuna spiegazione. Al contrario nella relazione allegata in forma scritta viene raccontata una azienda in salute e in crescita. Siamo al delirio amministrativo e alla presa in giro. I cittadini si chiedono quale sia la verità.
Noi continuiamo a monitorare con attenzione i conti dell’ente e delle aziende, convinti che il rilancio della Città Pubblica passi attraverso scelte di bilancio coraggiose ma anche necessariamente trasparenti e responsabili. L’alibi della colpa di quelli di prima non regge più. Cominciano a rendersene conto in molti, forse anche tra i 13 consiglieri che oggi reggono questa amministrazione traballante.