Operazione immobiliare su ex Ostello, la Sindaca non fa nessuna chiarezza
Nel rispondere alla nostra interrogazione in merito al futuro della gestione dell’ex Ostello di via Melvin Jones, la Sindaca Ballico non ha risposto a molte delle nostre domande. La Sindaca sostiene che la cittadinanza sarebbe stata privata della struttura comunale a causa del progetto d’accoglienza di persone straniere richiedenti asilo. Per questo motivo l’Asp avrebbe preso contatti con importanti gruppi imprenditoriali nel settore delle RSA, affidando un incarico per la valutazione tecnico-amministrativa dell’operazione immobiliare di trasformazione dell’edificio. Per prima cosa, ci sfugge il modo in cui una struttura comunale tornerebbe in mano ai cittadini affidandola al business delle RSA, tra l’altro con l’intenzione dichiarata di agire attraverso partnership pubblico-privato.
La Sindaca si dice inoltre favorevole a valutare altre ipotesi, ma aggiunge che è il mercato a dover decidere e dunque una ricerca di mercato è indispensabile, arrivando però alla conclusione, in contraddizione con quanto detto in precedenza, che una residenza per anziani sarebbe senz’altro la destinazione migliore per la suddetta struttura! Oltre al fatto che non ci risultano ricerche di mercato per una valutazione diversa dall’ambito delle RSA, quello che sfugge ancora una volta è che l’azienda ASP spa non dovrebbe poter esercitare avventure imprenditoriali su un bene pubblico della città. Forse perché è forte di un risultato di gestione che attualmente è riassumibile in un debito col Comune di quasi 200mila euro? Per questo chiediamo che, prima ancora che il mercato, siano i cittadini ad esprimersi, sia attraverso i propri eletti in Consiglio comunale che attraverso forme di partecipazione diretta alle decisioni che riguardano il patrimonio pubblico.
Ribadiamo quanto detto in Consiglio comunale: esiste un gran numero di strutture patrimoniali inutilizzate a Ciampino, ben più centrali e davvero sottratte alla collettività per anni. Qualsiasi progetto di carattere sociale e sanitario (come il centro dialisi che alcuni cittadini chiedono) sarebbe secondo noi più utile in una di queste strutture. L’ex Ostello appartiene al suo contesto ambientale e paesaggistico, quello del Parco del Muro dei Francesi. E’ in questo ambito che la gestione della struttura dovrebbe essere pensata e progettata, per dare finalmente ai cittadini spazi reali di socialità e cultura.