Porchetta si candida a Sindaco: Una coalizione alternativa per la città pubblica

Un gruppo sempre maggiore di cittadine e cittadini, forze politiche, movimenti civici, si sono ritrovati per costruire una proposta politica alternativa al centrodestra e al centrosinistra per le elezioni amministrative del 2022 a Ciampino. Attorno a un’idea di città pubblica, in cui finalmente Beni Comuni e servizi tornino nelle disponibilità e per gli interessi della cittadinanza, per la tutela dell’ambiente e del bene comune, sta prendendo vita una coalizione che candiderà a Sindaco il ricercatore universitario Alessandro Porchetta. Tra le forze organizzate promotrici di questa proposta troviamo Diritti in Comune, Europa Verde Ciampino, Partecipazione Attiva, Possibile, nonché militanti di Rifondazione comunista. 

Volto noto delle battaglie cittadine per la dignità degli ultimi, dei movimenti locali ambientalisti, delle vertenze sindacali di base, Alessandro Porchetta è oggi un attivista del movimento Diritti in Comune, per il quale ha svolto il ruolo di Consigliere comunale nel biennio 2020-21. Nell’ambito di questa esperienza è stato uno dei rappresentanti eletti più attivi, in un serrato lavoro di squadra con la sua forza politica, sempre rivolto allo studio dei problemi, alla critica puntuale e alla proposta concreta, rappresentando un punto di riferimento per tanti cittadini e cittadine che hanno avuto in lui una voce dentro le istituzioni a difesa delle proprie istanze. Siamo certi che chiunque viva le difficoltà di una Ciampino abbandonata a sé stessa da chi l’ha amministrata prima, possa trovare nel nostro programma partecipato e in Alessandro Porchetta una valida alternativa al rischio di farla ricadere nelle stesse mani.

“Le classi dirigenti del centrosinistra prima e del centrodestra poi, se così vogliamo ancora chiamarle, hanno fallito miseramente – dichiara Porchetta in una nota – e ci lasciano una città incompiuta, schiacciata tra un consumo di suolo ogni anno più grave e una mobilità insostenibile, dove i servizi pubblici sono sempre meno, così come il verde urbano realmente fruibile per i cittadini. Gran parte del patrimonio pubblico cade a pezzi e la ristrutturazione del polo della ex cantina sociale non vede ancora luce, nonostante le promesse di tutti. Due anni scarsi di amministrazione Ballico sono riusciti nell’impresa unica di far ancora peggio di prima: le destre avevano il sogno di appaltare a soggetti privati tutti i beni costituenti il nostro patrimonio comunale, secondo la stessa inossidabile logica di mercato che per decenni ha prevalso nel governo di Ciampino, ma per fortuna li abbiamo mandati a casa. Ora è ricominciato il balletto dei candidati, tra chi va da una parte chi va dall’altra spostando presunti pacchetti di voti. Il solito meccanismo costruito sulla totale inconsistenza di una qualunque proposta, visione o idea della città del futuro. Un quadro francamente imbarazzante che speriamo i cittadini rispediscano al mittente.”

“Per questo lanciamo la nostra proposta, in totale contrapposizione con il passato: una proposta aperta a tutte quelle realtà sane cittadine, dal mondo ecologista e dell’impegno sociale, a chi vive nella periferia di Ciampino o nei quartieri più popolari, e vorrebbe una città diversa. La nostra è una proposta politica, prima che elettorale, e la vogliamo costruire attraverso un percorso di condivisione di tematiche e prospettive il più possibile pubblico e partecipato, come da nostra tradizione. Se sarò Sindaco mensilmente avremo iniziative nei vari quartieri, con la Giunta e i dirigenti al mio fianco per ascoltare i problemi concreti di chi vive la città. Istituzionalizzeremo strumenti di democrazia diretta, partecipata e di controllo popolare fin dai primi mesi, andando ad approvare da subito il regolamento per la gestione dei Beni Comuni. 

Abbiamo individuato le priorità di azione nella la realizzazione del Parco del Muro dei Francesi, il completamento della cantina sociale, il superamento delle attuali aziende partecipate per riconvertirle in aziende comunali pubbliche, il rilancio della proposta culturale cittadina attraverso adeguate risorse, piste ciclabili e potenziamento del trasporto pubblico locale, e poi ancora investimenti da ottenere in ambito distrettuale per il potenziamento del socio-sanitario territoriale. Per far ciò bisogna subito riportare i conti in ordine nel bilancio comunale anche attraverso l’individuazione degli sprechi e potenziare gli uffici comunali, inoltre immaginiamo un ufficio di scopo per intercettare i fondi PNRR ed europei. C’è un enorme lavoro da fare ma solo insieme con i cittadini e le cittadine, tramite l’ascolto continuo e dandoci gli strumenti per determinare le scelte politiche, anche per il tramite di maggiori istituti e forme di partecipazione diretta, si può pensare di realizzare il cambiamento che immaginiamo.”